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Decreto Liquidità, i commercialisti:
“Le novità per i mini-finanziamenti
e le criticità procedurali”

PAROLA AGLI ESPERTI - Continua su Cronache Fermane la rubrica in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Fermo guidato dalla presidente Eliana Quintili. Ogni settimana i professionisti iscritti all'Ordine affrontano temi di attualità e approfondimenti sul mondo della contabilità, fiscale e del lavoro

di Dott. Marco Cannella *

Il Decreto-legge 8 aprile 2020 n. 23 (Decreto Liquidità) ha previsto una serie di garanzie sui finanziamenti bancari per favorire l’accesso alla liquidità da parte delle piccole imprese,  artigiani, autonomi e professionisti che risultano danneggiati dal Covid-19 . Tra queste l’art.13 comma 1 lett.m) del citato decreto liquidità ha previsto, per la concessione di finanziamenti bancari per la liquidità fino a 25.000 euro, il rilascio della garanzia da parte del Fondo di garanzia per le Piccole e Medie Imprese. In questi giorni sono sorti molto equivoci da parte degli imprenditori che aspettavano la concessione di tali finanziamenti così come annunciati dal premier Conte e stabiliti dal citato Decreto liquidità. In particolare, molti si aspettavano un finanziamento generalizzato e automatico di 25.000 euro da parte dello Stato e che lo stesso fosse stato immediatamente erogato dalla loro Banca di riferimento. Ma, come è poi emerso, così non è stato. Lo Stato non concede nessun finanziamento ma si limita, solo, per il tramite del Fondo di garanzia per le Pmi a rilasciare le garanzie che, nel caso in esame del limite massimo di 25.000 euro, sono direttamente pari al 100%. Pertanto, una volta esaurita la procedura di richiesta delle garanzie al Fondo per le Pmi, sarà poi la Banca, nella sua qualità di mero intermediario, che al momento della risposta del Fondo provvederà,  successivamente, ad erogare tale finanziamento. La garanzia viene rilasciata nei limiti del 25% dei ricavi calcolati sulla base dell’ultimo bilancio depositato ovvero, per chi non fosse obbligato alla presentazione del bilancio, sulla base della dichiarazione dei redditi riferiti in entrambi i casi alla data presentazione della domanda e per l’importo comunque non superiore a 25.000 euro. La procedura non dovrebbe presentare troppe difficoltà dato che il Fondo, secondo quanto previsto dalla legge, interviene nella concessione della garanzia in modo automatico, gratuito e senza valutazione. Quindi, facendo un esempio pratico, un piccolo commerciante o un piccolo artigiano, nell’ipotesi che presentasse la domanda oggi, per conoscere quale sarà il finanziamento che potrà ricevere, dovrà calcolare l’importo delle garanzie e quindi del successivo ed eventuale finanziamento, sulla base dei ricavi emergenti dal bilancio 2018 ovvero dalla dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta 2018. Se i ricavi ad esempio fossero pari a 60.000 euro il beneficiario potrà accedere ad un finanziamento massimo di 15.000. (60.000×25%) Il rilascio della garanzia da parte del Fondo per le Pmi, come già detto, è a titolo gratuito e il finanziamento avrà una durata massima di 72 mesi con un preammortamento di 24 mesi. La determinazione del costo del finanziamento appare piuttosto complessa e articolata, tuttavia, la stessa si dovrebbe attestare in una misura di circa 1.22%.

SULLA PROCEDURA E SUL MODELLO DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Sulle modalità di presentazione della domanda era già intervenuto il Mise nella giornata di martedì 14 aprile che con propria comunicazione faceva presente che “per rendere immediatamente attuative le misure approvate in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti rendeva disponibile on line sul sito ‘fondidigaranzia’ il modulo per la richiesta di garanzia fino a 25mila euro, (VEDI MODELLO ALLEGATO LINK) che il beneficiario dovrà compilare e inviare per mail (anche non certificata) alla banca o al confidi al quale si rivolgerà per richiedere il finanziamento”. Sempre il Mise comunicava che unitamente a Mediocredito Centrale (gestore del Fondo di Garanzia) stavano lavorando insieme all’Associazione bancaria italiana e ai principali istituti di credito per rendere attivi e disponibili, in tempi brevi, tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria alla richiesta di garanzia per i beneficiari delle misure, che si prevedono numerosi. “Il ministero sta anche lavorando per accelerare le istruttorie bancarie con l’obiettivo di ridurre a pochissimi giorni il tempo di attesa tra la richiesta di finanziamento e l’accredito delle somme richieste sul proprio conto corrente“.

LA NOTA DELL’ABI PER FACILITARE L’ACCESSO ALLA PROCEDURA
Su tale linea è intervenuta positivamente l’Abi che con propria nota del 16.04.2020 forniva indicazioni per facilitare l’accesso alla liquidità delle imprese e al modulo di richiesta della copertura del Fondo di garanzia per le Pmi sui finanziamenti bancari fino a 25 mila euro comunicando “che a partire dal 17 aprile, il Portale del Fondo di Garanzia Pmi, come indicato dal Gestore del Fondo (Mediocredito Centrale-Mcc), inizia a consentire l’inserimento da parte delle banche delle richieste di garanzia sui finanziamenti bancari fino a 25 mila euro, di cui al Decreto legge dell’8 aprile scorso. Al fine di agevolare la presentazione delle richieste di garanzia, il Gestore del Fondo consentirà la trasmissione del relativo modulo alle banche anche via posta elettronica certificata (Pec) o e-mail con allegata copia del documento di riconoscimento del soggetto sottoscrittore o altra modalità equivalente. Al riguardo, si sottolinea ad esempio la possibilità di prevedere all’interno del proprio sito internet apposita sezione dedicata alla misura in discorso, con le informazioni e la modulistica necessaria alla presentazione delle domande di finanziamento nonché le modalità di acquisizione di tali domande da parte della banca, evitando, per quanto possibile, che i soggetti beneficiari della misura debbano necessariamente recarsi presso la filiale bancaria”.

I TEMPI E LA CAPACITA’ DI RISPOSTA DELLE BANCHE E LA LORO DISCREZIONALITA’
Si rileva, infine, come a fronte di un iter procedurale sul rilascio delle garanzie da parte del Fondo, snello automatico e gratuito, senza che sia necessaria alcuna valutazione preventiva di merito, restando sufficiente l’esibizione di una mera domanda, va, per altro verso, considerato il comportamento delle banche e la loro capacità di risposta nell’erogare il finanziamento. Al riguardo notevoli sono le problematiche che si stanno ponendo in questi giorni le banche. Le stesse non possono, infatti, esimersi, dal rispettare le norme di cui al Testo Unico Bancario (T.U.B) che impongono, nonostante le garanzie prestate dallo Stato nella misura del 100%, una attenta analisi della situazione economica e finanziaria e dei profili di rischio del cliente, atta ad evitare, nel caso lo Stato fosse chiamato a versare le garanzie, ipotesi di responsabilità per ‘incauto affidamento‘. Se, quindi, da un lato il sostegno a questa particolare categoria delle piccole partite Iva presenta, sotto il profilo del rilascio delle garanzie, aspetti procedurali semplici e informali, dall’altro lato, va tenuta in debita considerazione la discrezionalità della Banca nel concedere il relativo affidamento unitamente alla capacità di rispondere con tempestività alla richiesta dei piccoli imprenditori e dei professionisti dato il rilevante numero di domande che stanno pervenendo e la scarsa dotazione di organico che si registra in questo momento nelle banche.
Quindi è chiaro che il decantato finanziamento ‘di fuoco‘ per le piccole imprese non sarà per tutti ma solo per coloro che presentano parametri in linea con quelli previsti nel periodo pre-crisi. Non resta, quindi, che affrettarsi a presentare, per il tramite della propria banca di riferimento, la suddetta domanda per il rilascio delle garanzie al fine di poter sperare in tempi brevi di vedersi concedere il tanto agognato finanziamento. Non vorremmo che si verificasse la classica situazione ‘L’operazione è riuscita ma il paziente è morto‘.

* Vicepresidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Fermo



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