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Petrini centra l’obiettivo ballottaggio ma ammette: «Pensavamo di avere numeri migliori. Ora inizia una nuova sfida» (Videointervisra)

PORTO SANT'ELPIDIO - Il candidato sindaco di centrosinistra andrà a giocarsi la sfida al secondo turno contro Ciarpella dietro di oltre 20 punti di percentuale: «Da domani si ricomincia ed ora è un uno contro uno dove ci confronteremo sulla validità delle persone e delle idee»

di Matteo Malaspina (video e foto Simone Corazza)

Ballottaggio sì, ma che sudata! Di certo il pomeriggio di Paolo Petrini, candidato del centrosinistra non è stato facile dal punto di vista della tensione. Petrini è arrivato nella sede elettorale attorno alle ore 16.30 e ha seguito lo spoglio minuto per minuto, passando dallo sconforto iniziale ai sospiri di sollievo finali.

Perché se è vero che tra 15 giorni si giocherà una nuova partita completamente diversa, è vero anche che la forbice è molto ampia rispetto al suo competitor, Massimiliano Ciarpella che lo ha distaccato di oltre 20 punti percentuali.

«Puntavamo sin dall’inizio al ballottaggio anche se pensavamo di avere numeri migliori, nonostante l’impressione di essere indietro. Ovviamente con solo quattro liste non potevamo certamente avere un risultato eclatante al primo turno ma non ce la siamo sentita di inventarcene di strane e di avere qualcuno, a prescindere dalle sensibilità politiche presenti o acquisite – commenta Petrini -. Da domani si ricomincia ed ora è un uno contro uno dove ci confronteremo sulla validità delle persone e delle idee. Abbiamo improntato la nostra campagna elettorale su un candidato sindaco con esperienza e competenza e cercheremo di insistere su questo filone».

Vacanza rimandata dunque, anzi, «vacanza non prevista», come dice il candidato, ed ora sotto alla ricerca di quei voti che mancano per cercare di colmare quel gap di oltre 20 punti di percentuale. «Ho sempre dialogato con tutti, figuriamoci se ora non dialogo con chi esce sconfitto da questa competizione – dice Petrini parlando della coalizione di Battilà. Ma l’attenzione è anche rivolta a chi ha votato Ciarpella al primo turno e agli astenuti -. Credo che qualcuno che ha votato le liste di Ciarpella perché aveva qualche parente o qualche amico, ora potrebbe fare una scelta diversa. Così come quel 40% che non ha votato. Ci guarderemo intorno a 360 gradi e quello che i cittadini decideranno sarà il verdetto giusto».



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