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Balestrieri a Piermartiri: “Calcinaro si è messo a disposizione. Il Pd sbaglia e la colpa è sempre degli altri”

VOTO - Il segretario provinciale FdI replica al suo omologo dem: "Concedetemi un plauso a tutti e al sindaco di Fermo che si è messo a disposizione. Quando non c'era unità nel territorio, si è messo da parte, ha osservato bene la situazione e ha scelto quello che reputava migliore come progetto"

Andrea Balestrieri

Leggo che il segretario provinciale Pd, Luca Piermartiri fa una critica nemmeno tanto velata sul ruolo che i Partiti hanno avuto vicino al sindaco di Fermo. Lui, per il Pd, può fare tutte le analisi e le critiche che vuole. Ma il progetto a cui io e FdI ambivamo, su cui poi il centrodestra, quasi interamente, si è compattato, era quello di dare una diversificazione del programmi e di contenuti agli amministratori ce hanno votato“. La replica del segretario provinciale FdI, Andrea Balestrieri al suo omologo dem, non si fa attendere. E alla considerazione di Piermartiri secondo cui il sindaco Calcinaro è ormai di destra, Balestrieri risponde per le rime: “Si è messo a disposizione di un progetto per il territorio”.

“Al di là di tutte le logiche di Partito, qui è prevalso il buonsenso, non le varie imposizioni o diktat. E’ prevalso il concetto di unità per il territorio. Il debutto di Piermartiri come segretario provinciale – il pungolo di Balestrieri – non è certo dei migliori, di questo immagino ne abbia preso atto da solo. Io glielo rimarco ma non può valere il discorso che quando in casa propria qualcosa non va, la colpa è degli altri che hanno fatto diversamente. La politica e gli amministratori hanno detto che il nostro progetto era quello maggiormente aggregativo. E ovviamente c’è stata la conferma dalle urne. Ortenzi non ha vinto con il ‘ponderato’ di mille voti, ma con un 15mila voti in più. La composizione del consiglio provinciale? Abbiamo vinto in quasi tutte le fasce tranne quella rossa”.

E poi il cerchio si stringe sul ruolo decisivo di Calcinaro: “In casa Pd sono capaci solo di criticare quello che è stato un percorso che ha fatto il sindaco di Fermo. E allora il modus operandi di un mese fa con una lista minestrone e con determinate persone rimaste sulle loro posizioni? Questo si deve capire, ossia che la politica è fatta soprattutto di visioni contrapposte. Quando ognuno opera nel proprio alveo, va bene. La sconfitta viene analizzata con maggiore responsabilità. Due liste ‘pastrocchio’ hanno generato un qualcosa i cui risultati li abbiamo visti oggi. L’ho detto un mese fa: non avrei mai potuto fare una lista col Pd perché non è nella mia natura: ho salvaguardato i miei tesserati, i territori in cui quotidianamente vado, e di cui ho fiducia, stima e rispetto. E oggi ancor di più sono onorato di rappresentare un territorio come sto facendo, ma anche onorato del fatto che due persone che noi abbiamo portato in lista, Diego Mandolesi e Pisana Liberati, hanno ottenuto un risultato ottimo. E poi concedetemi un plauso a tutti, tutti gli amministratori, al mio coordinamento provinciale e, ovviamente al sindaco di Fermo che si è messo a disposizione. Quando non c’era unità nel territorio, si è messo da parte, ha osservato bene la situazione e ha scelto quello che reputava migliore come progetto. E, dicevo, si è messo a disposizione del progetto, non ha fatto incetta di voti. Sono contento di trovarlo in Consiglio provinciale insieme ad altri consiglieri. Sono sicuro che faranno un ottimo lavoro con il presidente Ortenzi. Al Pd, oltre che a fare riflessioni in casa propria, dico che quando si perde non è sempre colpa degli altri. Prima si guardi in casa propria, appunto



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