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Sanità: conferenza dei sindaci, resta lo scetticismo. Calcinaro: «Ma su emodinamica non transigo»

SANITA' - Incontro interlocutorio quello tra i sindaci del fermano e l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini. Sul tavolo un documento di 10 pagine con tutte le criticità che investono la sanità nella quinta provincia. «Aspettiamo Godot». Così il sindaco Calcinaro a margine dell'incontro.

di Sandro Renzi

«Aspettiamo Godot» così il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, parafrasando la commedia di Samuele Beckett, a margine della Conferenza dei sindaci sulla sanità che si è chiusa pochi minuti fa. Incontro interlocutorio dal quale non ci si poteva aspettare molto. I 39 sindaci che hanno firmato il documento finito nelle mani dell’assessore regionale  Saltamartini, hanno cercato di spiegare e ribadire le criticità del sistema sanitario nella quinta provincia. Dieci pagine, dense, dalle quali trapela un malessere che non è solo quello dei primi cittadini ma anche di una intera  popolazione alle prese con un pronto soccorso che non è in grado di rispondere alle esigenze di tutti, con la carenza di servizi ritenuti fondamentali, con la cronica mancanza di personale. E sono solo alcuni dei punti che i sindaci del Fermano hanno cercato di sottolineare con questo documento.

«Abbiamo detto la nostra all’assessore Saltamartini che, impegnato in un’altra riunione sul Pnrr, purtroppo non è rimasto a lungo» prosegue Calcinaro nella sua veste di Presidente della Conferenza dei sindaci «promesse? Ovviamente nessuna. Personalmente ho ribadito che deve esserci una redistribuzione delle specialità, che si deve prevedere una Rete clinica di Marche sud e che i nostri cittadini devono avere le stesse possibilità di quelli delle altre province quando si tratta di urgenze ed emergenze». Il tasto torna così a battere sull’emodinamica. «Non transigo. Il Fermano deve avere l’emodinamica che fa la differenza tra la vita e la morte in molte circostanze in cui si gioca contro il tempo». Per il resto occorrerà attendere che sia la Regione a dire la sua, ma pare di capire, leggendo tra le righe, che tra i sindaci serpeggi sfiducia sul futuro della sanità nel Fermano. L’attesa durerà 5 o 6 mesi, il tempo necessario per il nuovo Piano sanitario a cui sta lavorando la Regione e che i vertici regionali assicurano non parlerà politichese. Un dato positivo però c’è ed è la redistribuzione del budget che tornerà nella disponibilità delle Aree vaste. «Questo -prosegue il sindaco di Fermo-  potrebbe farci recuperare un pò di gap rispetto ad altri territori»

 



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