facebook twitter rss

Saltamartini: «A Fermo emodinamica e robot. Il nuovo ospedale sarà più di un primo livello. Quello di Amandola riferimento per i Sibillini»

FERMANO - L'assessore regionale, al Fermo Forum per l'inaugurazione di Tipicità, fa il punto sulla sanità fermana, dalle criticità per carenza di personale ai nuovi ospedali di Fermo e Amandola

L’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini. A sin. il consigliere regionale Marco Marinangeli

di Giorgio Fedeli

«Non mi stancherò mai di dire e ribadire che la sanità del Fermano è un’eccellenza e ha delle caratteristiche davvero non comuni». Esordisce così l’assessore regionale Filippo Saltamartini, nel tornare a parlare, incalzato dai taccuini, dello stato di salute, ci si passi il gioco di parole, della sanità nella nostra provincia. Saltamartini sabato è tornato nel Fermano per l’inaugurazione di Tipicità insieme al presidente della Regione, Francesco Acquaroli. E, accompagnato dal consigliere regionale Marco Marinangeli, si è concesso alla stampa per un approfondimento ‘fuori tema’ ma sempre d’attualità.

«Certo, l’organico è stato sottostimato ma affronteremo la questione anche con il nuovo ospedale. Porteremo a Fermo l’emodinamica e acquisteremo il robot chirurgico. Il nuovo nosocomio sarà un punto di riferimento per tutte le Marche. Sul fronte sanità non stiamo attraversando un bel momento, in termini di fondi e risorse. Ma ci stiamo battendo affinché venga rimosso il limite di spesa. Dobbiamo, tanto per fare un esempio, stabilizzare 800 figure chiamate per l’emergenza Covid. Noi potremmo aumentare la spesa sanitaria per il personale ma se non viene rimosso quel limite non sarà certo facile. Non dimentichiamoci che l’Italia ha seri problemi sulla finanza pubblica. Basti dire che paga 80 miliardi di debito e la sanità ne costa 124. Dopo la pandemia è arrivata la guerra, questo significa che le pianificazioni del Pnrr cambiano e questo significa meno risorse per la sanità. Prima dobbiamo vedere quello che abbiamo, poi si pianifica per rispondere alle esigenze. Abbiamo nelle Marche 800 dipendenti Covid che oggi non possiamo stabilizzare perché lo Stato non garantisce le risorse necessarie”.».

Il nuovo ospedale di Fermo

C’è però chi, con trasparenza, denuncia pubblicamente le difficoltà che il personale sanitario vive quotidianamente proprio a causa del sotto-organico. E epicentro del problema dei problemi, a Fermo, è il Pronto soccorso. Ma di simili denunce Saltamartini non vuole sentire parlare. Anzi, si infastidisce proprio: «I problemi dei reparti di Pronto soccorso sono nazionali. Non ci sono medici di urgenza ma ci sono specializzazioni in tutti i reparti, e queste vanno usate. Non si può andare avanti sempre con queste lamentele. E’ grave usare certe espressioni. Vorrei che si guardassero i fatti. Non si può ‘andare avanti’ perché il Pronto Soccorso, per sua stessa definizione, deve lavorare sempre. Manca il personale della medicina d’urgenza, ci sono però specializzazioni in ogni reparto e vanno usate. Di questo parleremo tra pochi giorni in conferenza dei servizi, i medici possono collaborare».

Sul fronte ospedali, se da una parte a Saltamartini non si riesce a carpire cosa sarà dei ‘vecchi’ presidi come quello di Amandola o il Murri, dall’altra l’assessore puntualizza: «Il nuovo nosocomio di Fermo sarà al di sopra di una struttura di primo livello. Ho detto che sarà un punto di riferimento non solo per il Fermano, sul fronte degli acuti. Quello nuovo di Amandola, invece, lo sarà per la zona montana, per i Sibillini, trovandosi in un territorio a cavallo di tre province. Lì avremo il Pronto soccorso, elettromedicali, oncologia, l’hospice, insomma l’essenziale per una medicina più elementare». E tra le priorità, il delegato regionale alla Sanità non può non menzionare i posti letto: «Sappiamo benissimo che ne servirebbero circa 200. Quaranta arriveranno a breve nel piano di rinforzo previsto dal direttore dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta. Di sicuro sono la prima soluzione per evitare l’intasamento del pronto soccorso. E poi c’è la telemedicina. Anche in questo il Fermano è un modello, un laboratorio regionale, una provincia assolutamente all’avanguardia”.



Articoli correlati


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti