Pnrr e imprenditoria femminile, le novità spiegate dai commercialisti

PAROLA AGLI ESPERTI - Continua su Cronache Fermane la rubrica in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Fermo guidato dalla presidente Eliana Quintili. Ogni settimana i professionisti iscritti all'Ordine affrontano temi di attualità e approfondimenti sul mondo della contabilità, fiscale e del lavoro

di Fabiola Biancucci

Il Pnrr offre al mondo femminile la possibilità di realizzazione un sogno imprenditoriale potendo contare su un concreto sostegno per la sua realizzazione.
Non è uno scherzo di carnevale, ma quanto prevede il decreto interministeriale pubblicato in Gazzetta appena qualche giorno fa e che disciplina il sostegno finanziario a valere sulle risorse del Pnrr degli interventi previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”.

Il Fondo a sostegno dell’impresa femminile prevede sia “Incentivi per la nascita delle imprese femminili”, sia “Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili già esistenti”.
Cosa si intende per “impresa femminile”? Imprese (società di persone, società di capitali e società cooperative) a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome. Dove deve essere ubicata? Entro il territorio nazionale. Che significa nascita di impresa? Ovviamente la costituzione di nuove imprese femminili, ma non solo! Per nasciture si intendono anche quelle costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le partita Iva aperte da meno di dodici mesi alla stessa data. E quelle che sono costituite da più di 12 mesi? Beneficiano degli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili”.
E se svolgo attività a sostegno dello sviluppo dell’imprenditoria femminile? Il Fondo sostiene anche queste attività parallele: contribuire alla causa diffondendo la formazione imprenditoriale femminile attraverso – per esempio – iniziative per la promozione del valore dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, corsi di orientamento e formazione, percorsi di studio nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, di sensibilizzazione verso professioni tipiche dell’economia digitale.
Il fondo mi sostiene sia che io progetti una residenza per anziani sia che progetti di rilevare un allevamento di struzzi? Si, le agevolazioni sono nei seguenti settori: produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi, in qualsiasi settore; commercio e turismo.
Che tempi ho di realizzazione? Ventiquattro mesi dal provvedimento di concessione della agevolazione.

Entro quale limite di spesa devo restare? non superiori a 250.000 euro al netto d’Iva per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, non superiori a 400.000 euro al netto d’Iva per lo sviluppo e consolidamento di imprese femminili costituite da oltre 12 mesi.
Ma il sostegno devo restituirlo o no? Dipende: per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili (meno di 12 mesi), le agevolazioni sono a fondo perduto (per un importo massimo dell’80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00 e del 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000). Invece, per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili esistenti da oltre 12 mesi, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato.
E se non mi sento in grado di affrontare questo percorso? Sono previsti servizi di assistenza tecnico-gestionale, fino all’importo massimo di 5.000,00 euro per impresa fruibile in parte attraverso servizi erogati dal Soggetto gestore (Invitalia), in parte in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.

Scadenza? Il Ministero dello sviluppo economico fornirà tutti i dettagli con un successivo provvedimento, abbiamo tutto il tempo di progettare l’attività, di individuare collaborazioni, di prendere preventivi, di sviluppare un business plan che sia un canovaccio dentro il quale contenere tempi di azione (piano operativo) e investimenti da fare (piano finanziario).
I commercialisti del nostro Ordine sono disponibili per ogni chiarimento ed indirizzo perché questa possibilità sia colta e contribuisca al “risveglio” culturale ed economico del territorio.



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