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Primario di Cardiologia: Grinta sceglie Paci, firmata la determina

FERMO - Il direttore di Area vasta 4, rifacendosi alla graduatoria stilata dalla commissione di valutazione lo scorso 14 marzo, ha nominato primario la dottoressa Maria Vittoria Paci. Al Murri c'è chi crede che, nonostante le garanzie dell'assessore regionale Filippo Saltamartini, l'emodinamica sia sempre più un miraggio

Maria Vittoria Paci

Cardiologia, arriva la nomina del primario. Il direttore di Area vasta 4, Roberto Grinta ha deciso di seguire la graduatoria nominando la prima della lista, ossia la dottoressa Maria Vittoria Paci.
Lei ha infatti ottenuto il miglior punteggio come stabilito dalla commissione di valutazione lo scorso 14 marzo.
L’incarico, come da prassi, ha durata quinquennale, con facoltà di rinnovo per lo stesso periodo dopo la verifica positiva al termine dell’incarico, verifica da effettuarsi tramite un collegio tecnico.

Dunque scelta la migliore, stando alla commissione di valutazione. Ma, al netto delle indiscusse competenze della dottoressa Paci, che ha ottenuto un punteggio di 88,27, tra i corridoi del Murri inizia ad aleggiare il sospetto che l’emodinamica si stia sempre più allontanando da Fermo, nonostante le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, che ha rimarcato come nel nuovo ospedale di Campiglione ci saranno, appunto, emodinamica e robot chirurgico.

Perché? Semplice. Perché la dottoressa Paci, proveniente da Ancona, non ha nel suo, seppur corposo curriculum professionale, esperienza al riguardo. I sanitari del Murri hanno seguito con attenzione la scelta di Grinta anche perché il secondo in graduatoria è il dottor Roberto Accardi proveniente da Macerata (punteggio di 81,52), emodinamista. (Sul gradino più basso del podio Giuseppe Pupita con 60 punti, ndr).

Insomma il bivio a cui Grinta era atteso era di fatto questo: attenersi alla graduatoria, scegliendo la candidatura migliore stando al pronunciamento della commissione di valutazione, o scegliere un emodinamista per il posto di primario? C’è chi sostiene che con un qualsiasi emodinamista nel reparto fermano della Cardiologia, la specialità sarebbe potuta partire a strettissimo giro. Sarebbe stata solo una questione di organizzazione di spazi e personale. Certo, per la cardiologia interventistica non sono da escludere delle soluzioni alternative come un pool di specialisti che possa operare ‘a scavalco’, ad esempio tra le tre province delle Marche del sud. Ma se il discorso è circoscritto al dilemma “emodinamica a Fermo o non a Fermo”, il cerchio di opzioni si restringe. Sia chiaro, con la dottoressa Paci alla guida della Cardiologia del Murri, l’emodinamica non è certo preclusa. Di certo c’è che tutti attendono quanto prima segnali concreti, oltre a parole, promesse e garanzie, che spazzino via i sospetti. Insomma prove tangibili per un’emodinamica al servizio del Fermano, e per potenziare un reparto che nel corso degli anni ha visto un sostanziale decremento di personale che rende ovviamente pesante il lavoro per chi è rimasto in corsia, (dal primo aprile in pensione anche lo storico cardiologo Paolo Paoloni), un gap che certamente al Murri non si registra solo in Cardiologia, basti pensare al Pronto soccorso o alla Pediatria che attendono da tempo dei rinforzi.

Giorgio Fedeli

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