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Sanità fermana, Calcagni punge, Grinta replica con la lista high tech e Saltamartini chiude: «Qui tutto per essere i migliori delle Marche»

CONFRONTO tra la presidente dell'Ordine dei Medici e Odontoriatri, Anna Maria Calcagni, l'assessore regionale Filippo Saltamartini e il direttore Area vasta 4, Roberto Grinta durante la cerimonia per la targa alla memoria di Tolmino Rossi. Calcagni: «Le mie critiche sempre costruttive». Grinta risponde con la lista delle nuove strumentazioni e l'assessore chiude: «Basta con la storia della Cenerentola. Nel Fermano ospedali, tecnologie e professionisti. Perchè qui non possiamo avere la migliore sanità della nostra regione?»

Al microfono l’assessore regionale Filippo Saltamartini. Alla sua sinistra la presidente Calcagni. Seduto, il direttore Av4, Roberto Grinta

di Giorgio Fedeli

La presidente Calcagni punge, il direttore Av4 Grinta risponde con i fatti. E l’assessore regionale Saltamartini richiama tutti all’unità di intenti «perché qui abbiamo ospedali, tecnologie e professionisti, la migliore sanità delle Marche».

La cerimonia di inaugurazione della targa in memoria del dottor Tolmino Rossi, scomparso nel 2021 causa Covid, questa mattina al presidio ospedaliero di Montegiorgio, è stata anche occasione per un botta e risposta ‘pubblico’ a tre, tra la presidente dell’ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri del Fermano, il direttore dell’Area vasta 4 e il delegato regionale alla Sanità chiamato a fare la sintesi, per usare un eufemismo, in un clima a dir poco frizzante, fatto di stoccate sarcastiche e puntualizzazioni. Il tutto nell’ambito dei rispettivi interventi in ricordo del medico di origini montegiorgesi scomparso lo scorso anno a causa del Covid.

La presidente Calcagni, si sa, non è una che le manda a dire. E anche questa volta non ci è andata per il sottile: «Prima ci hanno chiamato eroi e poi giù critiche. Questo ricordatevelo – un estratto del discorso della Calcagni incentrato ovviamente sul ricordo di Tolmino Rossi – ascoltate i medici. La sanità sta attraversando un momento terribile e il problema va affrontato. Noi medici siamo una potenza» ma subito dopo, nel passare la parola al direttore Grinta, la prima stoccata: «Con lui ho un buon rapporto. Beh, non sempre. Ha quel modo grazioso di porsi ma poi fa come gli pare» la frecciatina della Calcagni che strappa qualche sorriso tra i presenti. «Beh ringrazio la presidente per questa presentazione» la replica del direttore Av4 che lascia cadere la stilettata passando, doverosamente, a parlare della figura di Tolmino Rossi. Anzi, Grinta preferisce enunciare la lista di interventi che ha in programma per la sanità territoriale fermana: «Qui a Montegiorgio partiremo a fine aprile con la bonifica dell’amianto e partiranno anche i lavori per la parte nuova del presidio, lavori che potremo effettuare con i fondi sisma. Abbiamo temporaneamente spostato le cure intermedie a Montegranaro. Ma non sposteremo più nulla. Speriamo di finire tutti i lavori entro il 2022. Abbiamo iniziato a potenziare le strutture territoriali. E mi sto concentrando anche sulle liste di attesa con le specialistiche territoriali. I tempi che registriamo sono ottimi. Forse siamo un pò fuori con i tempi nelle visite rapide (nell’arco di una decina di giorni) sulle cardiologiche e sulle dermatologiche. Ho acquistato sei ecografi di ultimissima generazione che hanno richiamato da noi professionisti. Sì, una piccolissima polemica c’è stata. Ma la ditta – specifica Grinta dopo le segnalazioni riportate da Cronache Fermane in merito alla mancata consegna delle immagini diagnostiche – sta aggiornando il software. Avvieremo una cardiologia di altissimo livello (presente anche il nuovo primario Maria Vittoria Paci, fresca di nomina). E poi c’è la telemedicina. Abbiamo ricevuto gli ortopantomografi (uno, quello proprio a Montegiorgio, è stato presentato ai taccuini a fine cerimonia). E fra una ventina di giorni ne avremo un altro a Porto San Giorgio dove torna anche il mammografo, grazie alla fondazione Carifermo, con cui recupereremo lo screening, strumento fondamentale per la prevenzione».

Da sin. il direttore Av4, Grinta, il primario di Cardiologia, Paci e l’assessore Saltamartini

Ma i gap, per la Calcagni, sono altrove. E arriva il secondo pungolo: «Dobbiamo lavorare sulla percezione che i cittadini hanno che tutto funzioni al meglio. E c’è bisogno della collaborazione di tutti. I cittadini pagano le tasse e vogliono risposte. Insieme possiamo dare le più adeguate. Va recuperato il consenso».

Ecco che, a questo punto, vuoi per ‘scaletta’, vuoi per casualità, vuoi per escalation istituzionale, il microfono arriva a Saltamartini: «Siamo il paese con il più alto numeri di vaccini. Nelle Marche siamo riusciti a farne 500mila in 20 giorni. Un caso unico. La Sanità, certo, è un diritto sancito dalla Costituzione (Saltamartini, nelle vesti di professore, conosce bene l’art.32 “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”). Ma è un diritto condizionato dai fondi che ci arrivano dallo Stato. E questo è bene che tutti lo ricordino. Abbiamo ricevuto risorse limitate. e ora siamo impegnati anche su un teatro internazionale. Se si parla di 20 miliardi per carrarmati, capite bene che le risorse si assottigliano. La classe dirigente non può fare promesse senza essere realistica. E poi basta dire che Fermo e il Fermano sono la Cenerentola della sanità marchigiana. Avremo un nuovo ospedale a Campiglione, un altro ad Amandola, arriveranno i fondi dal Pnrr. Il problema è che non sono stati formati medici. E questo perché si è dovuto abbattere la spesa pubblica. Sto seguendo le liste di attesa nella nostra regione, ossia quanto tempo trascorre tra la domanda del cittadino e l’esecuzione della prestazione. Ho chiesto il volume della produzione, quante colonscopie, endoscopie per fare degli esempi. E se servono dei medici che non ci sono, si deve ricorrere a prestazioni aggiuntive. Chi ha detto che la sanità fermana non può essere la prima delle Marche? Anzi qui nel Fermano avremo nuovi ospedali, abbiamo le tecnologie e i professionisti. E diciamolo: Fermo è la prima sanità delle Marche. Certo la presidente Calcagni con il suo spirito critico ci aiuta. E – Saltamartini conclude con una battuta – con il piglio che ha, qualche anno fa l’avrei corteggiata». «C’è stata una svolta epocale nella sanità. E senza il pungolo, magari – conclude la presidente dell’Ordine – saremo indietro. Le mie critiche vogliono essere sempre costruttive. Miglioriamo la comunicazione (con un Saltamartini ad annuire) e coinvolgiamo tutto il personale per dare le migliori risposte possibili».

«Tolmino Rossi esempio di impegno civile e umanità» targa in ricordo del medico vittima del Covid (Video)

 

 

 



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