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Cardiologia, Donati: «Benvenuta Paci. Ora i fatti: subito emodinamica, Utic e personale»

FERMO - Il segretario regionale Cisl: «Le chiacchere, le promesse e le sfilate politiche di assessori, come avvenuto anche nel passato, non ci rassicurano più di tanto. Servono fatti, che per ora non si vedono»

Giuseppe Donati

«Missione principale per il nuovo primario dottoressa Paci, nuovo primario della Cardiologia del Murri, ed il direttore Av4 Grinta, a cui va riconosciuto impegno nell’aver affrontato subito la vacanza del primario di Cardiologia, sarà restituire al Reparto, ai suoi professionisti ed ai cittadini della provincia, la dignità e la giusta considerazione, sottratte dalla precedente Direzione di Area Vasta con il depotenziamento dell’Unitá Operativa». E’ l’invito che il segretario regionale Cisl Fp, Giuseppe Donati, rivolge al nuovo vertice della Cardiologia del nosocomio fermano e, ovviamente, al direttore della nostra Area vasta. 

«La modalità con cui fu praticamente smantellato il reparto a fine 2020 con un trasferimento, a nostro parere immotivato, dagli spazi propri e la drastica riduzione dei posti letto, compresi quelli salvavita di Utic, rimangono, a mio avviso, una delle decisioni più sbagliate e sconcertanti, assunte dalla vecchia direzione. Con la motivazione di dover effettuare lavori di ampliamento della Rianimazione, dalla mattina alla sera, senza nessun adeguamento strutturale dei nuovi spazi dedicati, fu praticamente smantellata Cardiologia, riducendola ai minimi termini. Senza pronunciamento da parte della direzione sanitaria.
A cosa è servito tutto questo e perché anche il Primario del tempo non si oppose al trasferimento del reparto? Sono domande che consegniamo alla storia anche se la risposta la conosceremmo. Di sicuro, la pandemia Covid e la riorganizzazione degli spazi ad essa correlata, alla luce dei fatti e dei lavori mai fatti, per quanto riguarda Cardiologia è risultata immotivata.
Il risultato fu drammatico: il depotenziamento di un Reparto che fino a qualche hanno fa era un punto di forza del Murri.
Il lavoro che attende la dottoressa Paci alla quale Cisl Fp Marche – dichiara Donati – porge il saluto e le felicitazioni per l’incarico, appare una grande sfida. Mancano medici ed infermieri per riportare le prestazioni della Cardiologia a quelle almeno pre-pandemiche. È urgente soprattutto ricostituire una equipe vera, che abbia entusiasmo e motivazioni. Uscire da un’autogestione per ripartire con un nuovo sensi di gruppo professionale. Servono anche spazi adeguati nei quali non sia rischioso assistere i malati.

Maria Vittoria Paci

Cisl Fp, da subito, denunciò l’inadeguatezza della metratura delle camere di degenza se utilizzate a due letti. Temiamo non sarebbe possibile, praticare in sicurezza, manovre rianimatorie con due o tre operatori più le strumentazioni necessarie, nelle attuali degenze.
Importante riaprire la piena attività ambulatoriale all’utenza esterna ed interna. Per questo però, gli infermieri ed i medici attualmente presenti in Reparto, che hanno fatto, anche se non tutti con il medesimo apporto, dei miracoli per ripartire con l’attività dei pace maker, cardioversioni e coprire i turni, non sono sufficienti. Serviranno poi altri infermieri adeguatamente formati se si vogliono riportare i posti letto di Utic a 5. Andrebbe riattivata la pronta disponibilità cardiologica ma con soli 6 unità non è possibile al momento.
Per Cisl Fp Marchela vera sfida, che è anche una forma di rispetto per i cittadini della provincia di Fermo, che non possono essere considerati di serie B come ora, è l’apertura, prima di subito, di Emodinamica. È da considerarsi una vergogna politica, aver lasciato il secondo territorio marchigiano per incidenza di eventi ischemici coronarici, senza un sevizio salvavita come Emodinamica.
Non è concepibile che solo la provincia di Fermo ne sia sprovvista come lo è della centrale 118.  Incidono nelle scelte gli altri territori vicini? Quanto il numero minimo di prestazioni annue per giustificarne il possesso? La domanda è più che lecita anche se maliziosa. Basta! È ora di chiudere questa vergognosa vicenda che costringe i nostri medici a chiedere favori ai colleghi di altri ospedali per sottoporre a coronarografia i pazienti. Va riconsegnata pari dignità al Fermano. I malati sono tutti uguali come pure i morti da evitare. Le chiacchere, le promesse e le sfilate politiche di assessori, come avvenuto anche nel passato, non ci rassicurano più di tanto. Servono fatti, che per ora non si vedono. Attendere il nuovo ospedale è solo rimandare e prendere tempo. Testimonianza di poca discontinuità con il passato amministrativo in Regione è anche la cronica, mai risolta, carenza di persone di ogni figura professionale. Quale è la prospettiva? Al momento abbiamo ascoltato solo tanti “vorremmo ma non possiamo”…un po’ poco per chi ha vinto le elezioni promettendo cambiamenti radicali. Ben arrivata dottoressa Paci e buon lavoro,  sperando le diano una mano le alte sfere».



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