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Misure economiche d’emergenza,
il centrodestra abbandona
il Consiglio regionale prima del voto

CONSIGLIO - "Misure che si perdono in mille rivoli nel tentativo di voler dare tutto a tutti, ma in maniera assolutamente insufficiente, e che non determinano le condizioni essenziali per una effettiva ripresa e successivo sviluppo della nostra regione. Nessun investimento, ma solo infiniti interventi spot in perfetto stile pre-elettorale"

“Nessuna intenzione di condividere un atto confuso, generico, dispersivo e tardivo che non fa nulla per dare la scossa che davvero servirebbe a riattivare il sistema economico e sociale di questa regione”.
Questa la motivazione di fondo che ha portato i consiglieri regionali del centrodestra (i leghisti Zaffiri, Carloni, Malaigia e Zura Puntaroni, la capogruppo di Forza Italia, Jessica Marcozzi e il collega di partito Piero Celani, e la capogruppo di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi) ad abbandonare l’Aula assembleare prima della votazione sulla manovra economica d’emergenza.

“Una sorta di conferma – ricordano dall’opposizione – di quanto già avvenuto in Commissione Bilancio (Carloni e Marcozzi hanno abbandonato i lavori della Commissione per protesta) per sottolineare l’assoluta inconsistenza di una operazione che, nonostante il gioco a rialzo sui numeri da parte dell’assessore Cesetti, che oggi tocca quota 250 milioni, risulta, al contrario, poco strutturata e frammentaria.
Misure che si perdono in mille rivoli nel tentativo di voler dare tutto a tutti, ma in maniera assolutamente insufficiente, e che non determinano le condizioni essenziali per una effettiva ripresa e successivo sviluppo della nostra regione. Nessun investimento, ma solo infiniti interventi spot in perfetto stile pre-elettorale.
Circa 150mila tra piccole e medie imprese che non ottengono quanto sperato, famiglie e lavoratori a cui viene a malapena assicurata la possibilità di reggere all’emergenza con poco più di mille euro a testa, diffuso malcontento del personale del comparto sociosanitario, il tutto condito da evidenti complicazioni dell’iter burocratico a carico dei richiedenti per ottenere soldi veri che sicuramente tarderanno ad arrivare”.



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