«Io non escluderei la necessità di estendere le misure di contenimento». Così poco fa il governatore Luca Ceriscioli in Consiglio regionale, dove ha parlato dell’emergenza legata al Coronavirus. «Questa mattina – ha aggiunto il presidente – ho telefonato al ministro Speranza, gli ho rappresentato la situazione, abbiamo caricato i dati nel sistema dell’Isituto superiore di sanità e pensiamo che in giornata ci siano nuovi contatti per fare una valutazione condivisa su cosa fare alla luce di questo quasi raddoppio giornaliero della casistica. Raddoppiare non è un piccolo passo avanti, io m’aspetto una risposta diversa. Oggi il potere d’ordinanza è stato limitato, quindi credo che l’unica strada, visto che il governo ha deciso di prenderersi la responsabilità, è fare questo confronto il più spesso possibile, essere noi attivi nel proporci, e contare che arrivino le risposte».
In mattinata infatti era arrivato il nuovo bollettino del Gores: oltre alla seconda vittima, un sessantenne del Pesasere con patologie pregresse, i dati ufficiali dicono che nella giornata di ieri sono stati rilevati 26 nuovi tamponi positivi: 22 nell’Area Vasta 1, 3 nell’Area Vasta 2, 1 nell’Area Vasta 3. Sono saliti quindi a 61 i casi positivi complessivi nelle Marche: 55 nella provincia di Pesaro e Urbino, 5 in quella di Ancona, 1 in quella di Macerata. «Quest’ultima persona – ha specificato Ceriscioli – non l’ha contratto sul posto, proveniva dalle zone a rischio». Sempre secondo i dati forniti dal governatore in Consiglio sono 12 le persone ricoverate in terapia intensiva. «E’ cresciuto in maniera importante il numero di quelli che stanno a domicilio in osservazione – ha sottolineato il governatore – 425 persone. E la percentuale di tamponi positivi è altissima, parliamo del 28%, segno di un’applicazione rigorosa dei parametri a livello nazionale». Sulla situazione degli ospedali, ha aggiunto: «Continuano ad essere fortemente impegnate tutte le strutture sanitarie della Regione, in particolare Marche Nord. Sta crescendo l’impegno anche a Torrette, dove sta accadendo quello che è successo qualche giorno fa proprio a Marche Nord». Infine per quanto riguarda l’arrivo di nuovi presidi, come le mascherine, «c’è un ritardo di 24 ore per un blocco alla dogana, ma ne arriverà un numero importante».
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