“Francamente da un’opposizione che non ha obblighi di bilancio, mi sarei aspettato qualcosa di meglio, di più articolato. E invece, che delusione. Solo interventi sterili. Ecco perché sono sicuro che anche loro rimarranno sorpresi, spero piacevolmente se vogliono bene alla città, dei nostri interventi a favore del tessuto produttivo sangiorgese”. Il consigliere comunale di Psg a Sinistra, Renato Bisonni risponde per le rime alle critiche mosse all’amministrazione comunale dall’opposizione consiliare. E lo fa senza risparmiarsi pungoli e critiche.
“Un’opposizione non ha vincoli di bilancio, non deve fare i conti con la cassa. E quindi avrebbe potuto articolare un discorso ben più complesso. Magari anche irrealizzabile. E invece qui da noi nemmeno questo. Ecco perché sono pronto a rassicurarli: faremo molto di più di quel poco che hanno proposto. E per fare opportunamente il punto sulla situazione, sia chiaro che noi abbiamo iniziato a lavorare sul bilancio prima dell’arrivo del Coronavirus che, ovviamente, ha stravolto la vita di tutti noi e anche degli enti pubblici. Non sapevamo fino a poco tempo fa quali e quante risorse sarebbero arrivate dal Governo. Ora che il decreto è uscito, e conosciamo nel dettaglio il quantum degli aiuti dello Stato, possiamo affermare che effettueremo degli interventi davvero consistenti e importanti per il nostro tessuto produttivo. Questo perché, non senza sforzi, in Comune siamo riusciti a conseguire risparmi enormi. E da qui a breve arriveranno delle variazioni di bilancio che definirei ambiziose, per le imprese, e che andranno ben oltre le critiche spicciole dell’opposizione. I nostri saranno interventi seri, prolungati, determinanti . La verità è che purtroppo, e mi dispiace doverlo constatare, la loro uscita, oltretutto all’unisono, serve solo ad alimentare paure e angosce. Sarebbe davvero opportuno che iniziassero a fare la politica seria. In un momento come quello che stiamo vivendo – conclude il consigliere Bisonni – servirebbe uno sforzo all’unisono, che vada oltre la bandiera. Noi lo sforzo l’abbiamo fatto. Altri sono rimasti, ahimé, alla politica della bandiera, oltretutto senza alcun contenuto di spessore”.
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