di Sandro Renzi
C’è un mondo che questa estate, suo malgrado, resterà a braccia conserte. Panche e gazebo nei magazzini, feste cancellate, promozione azzerata. E’ il mondo delle Pro loco, fatto di passione, volontari e tanto lavoro alle spalle. Un lavoro che talvolta gli stessi Comuni danno per scontato e con loro i cittadini. Intendiamoci, non che il prodotto delle iniziative messe in campo da questi sodalizi non venga apprezzato, ma col tempo ci si è abituati alla loro presenza ed al loro attivismo gratuito, confidando sul fatto che una parte della programmazione estiva possa contare sempre e comunque sulle Pro loco. Così non sarà quest’anno e non certo per colpa loro, costrette a fermarsi dal Coronavirus.
“Gli ultimi eventi rilevanti sono stati i Carnevali – racconta Marco Silla, presidente Unpli Ascoli Fermo – poi giù il sipario in concomitanza con il lockdown”. Di ripartire come e quando non se parla per ora. “Di certo saremo gli ultimi. Ma ora che abbiamo le quattro frecce inserite possiamo ricaricarci e accumulare energie per la ripartenza” prosegue Silla, per nulla scoraggiato dalla situazione in cui sono incappate le Pro loco. Come talvolta accade, anche da questa crisi che non è solo sanitaria, potranno essere tratti alcuni insegnamenti utili per il futuro. Silla ne è convinto. “E’ vero, ci stiamo preparando ad una conta dei danni subiti dalle nostre Pro loco che hanno dovuto bloccare manifestazioni già organizzate per la primavera, annullare eventi estivi per i quali magari erano state già impegnate delle risorse, ma questo stop crediamo possa servire una volta per tutte a far comprendere l’effettivo peso di queste associazioni, il servizio che svolgono per il territorio, insomma per restituire dignità a queste preziose realtà“.
Prima di ripartire occorrerà quindi concentrare gli sforzi sulla quantificazione dei danni subiti. Tenendo conto pure dell’indotto, dai fornitori alle orchestre per citarne alcuni. “E’ un passaggio obbligato che ci aiuterà a fare ancor più rete tra di noi” chiarisce Silla.
Le Pro loco, durante la fase emergenziale, non sono rimaste alla finestra. Hanno cercato di dare un contributo costituendo gruppi di acquisto per destinare, ad esempio, 5 mila mascherine agli operatori sanitari.
L’aspetto solidaristico infatti non è venuto mai meno tra le 62 Pro loco che fanno parte dell’Unpli Ascoli Fermo. Il 2020 è l’anno del terzo settore e da qui si intende ripartire. L’aspetto della formazione diventa sempre più imprescindibile. “La stiamo facendo on line per tenerci aggiornati”. E di novità, tra protocolli, linee guida e disposizioni antiCovid 19, di certo non ne mancano rendendo necessario tenersi sempre aggiornati. Il ritorno alla normalità sarà graduale.
“Piano piano faremo rivivere i nostri territori, costieri e montani, la gente tornerà a ripopolare le piazze. Adesso è come se fosse una sorta di anno zero dal quale ripartiamo per riconquistare il ruolo che ci spetta senza presunzioni e senza pressioni” chiarisce Silla.
Ma è innegabile che questa “ricostruzione” non potrà prescindere pure da un differente approccio con l’ente Regione dalla quale le Pro loco attendono la giusta considerazione e perché no, anche qualche contributo in più per quello che realizzano durante tutto l’anno.
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