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Covid19, controlli sempre più serrati:
nuove denunce, dalle false
generalità al sequestro di un’auto

FERMANO - Le varie forze dell'ordine stanno intensificando i controlli lungo le principali vie di scorrimento del Fermano, ma non solo. E la gamma di 'furbetti' si allarga. Controlli anche nei giardini pubblici e nei parchi

di redazione CF

Traffico ridotto al minimo, sia sulle principali arterie viarie del Fermano, a partire dalla Statale Adriatica, e anche in autostrada, per finire sulle vie di collegamento con l’entroterra. La normativa, sempre più stringente, imposta dal governo si fa sentire sulla circolazione anche nel Fermano. Ma tra quelle poche auto in strada, non mancano i furbetti. E molti, con le dovute proporzioni sull’effettiva, e dicevamo ridotta, mole di traffico, finiscono nella rete delle forze dell’ordine. Tra carabinieri, polizia della questura di Fermo, con Stradale, Volanti e Autostradale, guardia di finanza e varie polizie locali, i controlli non mancano.

E dopo l’iniziale periodo di ‘assestamento’ per consentire anche agli automobilisti di prendere confidenza con le norme e i decreti, ora non si scappa. Decine sono infatti le denunce anche nelle ultime 24 ore, tutte per violazione dell’articolo 650 del codice penale, ossia per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Le forze dell’ordine che, si diceva, complessivamente nel Fermano, denunciano una quindicina di persone al giorno, effettuano controlli anche nei confronti di motociclisti, ciclisti e pedoni. Il grosso di quelli fermati risulta in regola, e molti hanno anche l’autocertificazione già compilata al seguito (anche se non obbligatorio ma sicuramente una mossa che accelera le operazioni di controllo). Poi però c’è anche chi non ha validi motivi per stare in strada. C’è anche chi è stato sorpreso in zona Porto Sant’Elpidio proveniente da fuori provincia, come nel caso di due ragazzi che si sono visti anche sequestrare l’auto (presumibilmente per mancata copertura assicurativa) caricata sul carrattrezzi. C’è chi fornisce dati anagrafici e residenza falsi, come riscontrato dai carabinieri e dalla polizia locale di Porto San Giorgio in due differenti casi. E lì sono dolori su dolori perché al 650, i trasgressori si beccano anche una denuncia per falsa attestazione a pubblico ufficiale. C’è chi si sposta da Comune a Comune per fare una passeggiata con il cane o chi raggiunge territori limitrofi rispetto a quello di residenza, per una pedalata. C’è anche chi si ‘inventa’ padrone di un cane che non esiste, pur di scamparla. Ci sono quelli che, nonostante l’ordinanza del governatore Ceriscioli, ancora frequentano piazze e giardini come quei due fermati ieri dalla guardia di finanza a Porto San Giorgio. Insomma, i furbetti o quelli che fanno gli ‘gnorri’ ancora se ne vanno in giro. Pochi, per carità, se si considera la risicata quantità di persone in giro, auto, bici o a piedi che siano, e all’altissima percentuale di coloro che, fermati, sono in regola. Ma le forze dell’ordine, tutte, non mollano la presa. Con controlli sia di giorno che di notte, sia in strada che tra attività commerciali che possono restare aperte, anche dopo l’ultimo decreto del premier Conte ma che devono evitare assembramenti al loro interno. Di mezzo c’è il bene superiore che è quello della salute pubblica, dell’arresto del contagio da Coronavirus.



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