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Coronavirus, FdI: “Si resta a casa,
è un imperativo sociale
Con la mascherina se si deve uscire”

VIRUS - L'appello e la 'chiamata alle armi' da casa, ovviamente, di Andrea Agostini, Andrea Balestrieri, Saturnino Di Ruscio, Andrea Putzu e Rossano Romagnoli

“Bisogna stare a casa, ai domiciliari verrebbe da dire, e convincere anche gli altri a farlo. Una persona per nucleo familiare a fare la spesa. Oggi è così. Non è colpa nostra, è capitato, ora dobbiamo fare ciascuno la propria parte: come la possiamo fare? Vogliamo partecipare alla vittoria, con coraggio”. E’ l’appello rilanciato anche da Fratelli d’Italia, con i suoi esponenti Andrea Agostini, Andrea Balestrieri, Saturnino Di Ruscio, Andrea Putzu e Rossano Romagnoli, per combattere e sconfiggere il Coronavirus. E infatti usati da FdI sono proprio quelli della battaglia.

“Bene, si va in guerra rimanendo a casa, siamo l’esercito dei riservisti Italiani, la Patria ci chiama al sacrificio, perché questo è. Ognuno il suo, chi non deve uscire per forza e lo fa senza motivo è come un disertore. Uscire per le necessità vere e da soli per quanto possibile. L’infezione è silente ed è tra noi, se si esce il minimo indispensabile ci sono meno possibilità di contagio per tutti. Anche per gli eroi che mantengono i sevizi essenziali aperti. Qui da noi sta per passare la burrasca che era preannunciata ma che in pochi hanno afferrato. Ma la polemica non ferma l’infezione. Questa si ferma solo con la prudenza ed osservanza delle regole. Meglio in più che in meno. Ed anche la mascherina, forse è meglio metterla quando si esce. In fondo sembra che molti non sappiano di avere il virus. Regola di prudenza che supera ogni logica complottista o pareri di esperti, di quelli che parlavano di semplice influenza. La prudenza è una regola santa”.
Fratelli D’Italia.



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