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Elezioni regionali:
Italia Viva, Demos, Psi e Civici
Ecco la squadra del Fermano per Mangialardi

VOTO - Presentazioni ufficiali per Fabio D'Erasmo (Italia Viva), Milena Sebastiani (Civici Marche), Emanuela Lanfranchi (Demos), Alessio Terrenzi (Partecipazione Democratica). Con loro, oggi pomeriggio al Girfalco il candidato presidente Mangialardi

Da sinistra: Fabio D’Erasmo (Italia Viva), Milena Sebastiani (Civici Marche), il candidato presidente della regione Maurizio Mangialardi, Emanuela Lanfranchi (Demos), Alessio Terrenzi (Partecipazione Democratica)

 

di Leonardo Nevischi

Sono tutti, o quasi, amministratori locali i quattro candidati consiglieri di Italia Viva – Demos – PSI – Civici della provincia di Fermo che nel pomeriggio odierno si sono presentati all’ombra del Girfalco in vista delle imminenti regionali. Sarà una lista riformista che appoggerà Maurizio Mangialardi e che comprenderà quatto simboli, appunto: quello di Italia Viva, quello di Demos, poi ancora quello del Partito Socialista e dei Civici Marche-Partecipazione Democratica.

Ad aprire la presentazione è la dottoressa Emanuela Lanfranchi, che esordisce spiegando che «il fatto che nella sanità ci sia bisogno di una programmazione è la motivazione principale che mi ha spinta a candidarmi. La politica è la forma più alta di carità, perché è un servizio nel quale si mette a disposizione il proprio impegno e le proprie competenze per la popolazione ed è quello che voglio fare anche io. Vedere mio zio morire di alzheimer ha scatenato in me un senso di democrazia solidale, perché le famiglie non devono essere lasciate sole davanti a queste difficoltà. Si sono spesi 12 milioni di euro per costruire un Covid Hospital al centro di Civitanova – seguita la pediatra rappresentante di Demos – ed evidentemente è mancata una programmazione sanitaria. L’obiettivo è quello di averne una dove un team multidisciplinare fatto di tecnici, politici possano fare un’analisi dei bisogni e poi trovare delle soluzioni adeguate. Abbiamo la possibilità di realizzare delle strutture e delle proposte che non hanno niente di trascendentale, soprattuto adesso che arriveranno i finanziamenti del MES (Meccanismo europeo di stabilità) per la sanità. Questo non significa aprire tutti gli ospedali, bensì avere dei servizi efficienti e spalmati su tutto il territorio».

A seguire è la voce della rappresentante di Civici Marche, Milena Sebastiani, la quale si definisce una «veterana» data la sua esperienza di cinque anni prima con Uniti per le Marche. «Ho detto subito sì al richiamo di Mangialardi perché penso che sia la persona giusta per guidare la regione. Il mio slogan è impegno e passione, che sono i principi che mi hanno caratterizzato in questi anni da assessore al turismo di Porto Sant’Elpidio e ora di presidente del consiglio. Metto al servizio di questa tornata elettorale la mia esperienza di ormai di 35 anni di associazionismo delle imprese, così come quella dell’associazionismo sportivo. Sono convinta – sottolinea la Sebastiani – che il turismo debba essere visto come opportunità di lavoro per i giovani e debbano essere valorizzati i percorsi enogastronomici, paesaggistici e naturalistici. Sarebbe inoltre importante anche rinforzare la politica dello sport stando vicino alle associazioni del territorio e creando degli eventi sportivi grandi, in grado di destagionalizzare e portare economia anche agli operatori turistici. La nostra è una squadra forte, che ha delle competenze, ed essendo tutti radicati nel territorio sono convinta che potremmo fare bene».

A fare da eco alla Sebastiani sulla possibilità di ben figurare alle prossime regionali è il sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi che esordisce così: «Sono sicuro che prenderemo tra il 10 e il 19%, non ho dubbi che nel fermano avremo un risultato importante e saremo in doppia cifra. Noi siamo il futuro ed il rinnovamento del centro sinistra e io voglio essere il sindaco del fermano ad essere all’interno del consiglio delle Marche. Noi rappresentiamo una discontinuità con la precedente amministrazione regionale, la quale in diverse circostante ha dimostrato di non possedere gli attributi per governare. Mangialardi è l’unica persona tra gli otto candidati che può governare la regione perché conosce benissimo tutto il territorio ed è stato per dieci anni sindaco di Senigallia, nonché anche presidente Anci».

A rappresentare Italia Viva è, invece, la figura di Fabio D’Erasmo che fa da eco ai suoi predecessori e sostiene che «la squadra è forte e competente, ma anche eterogenea perché ha al suo interno la saggezza, la concretezza, la competenza, la capacità amministrativa e che abbraccia tutte le fasce generazionali del territorio. Le mie parole chiave sono trasparenza, competenza e cambiamento: ma non inteso come il cambiare gli ideali in cui crediamo ma cambiare le persone in metodi e programmazione. È bene specificare che Ceriscioli non rappresenta il male. Noi non bocciamo la coalizione del centrosinistra ma alcune scelte sbagliate dello stesso Ceriscioli. Non cancelliamo di certo 5 anni di amministrazione, in quanto siamo convinti che il buon governo stia nel centro sinistra».



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