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Violenza sulle donne ai tempi
del Covid-19: nessuno stop
agli aiuti, Ferracuti: “Mai sole”

PORTO SANT'ELPIDIO - L'assessore alle Pari Opportunità: "Nonostante le restrizioni, le donne che si trovano in una situazione di emergenza e urgenza determinata da episodi di violenza possono anche uscire di casa e raggiungere le forze dell’ordine ai fini della denuncia per 'ragioni di necessità'"

La violenza sulle donne ai tempi del Covid-19, della coabitazione forzata e delle restrizioni alla circolazione. A Porto Sant’Elpidio nessuno stop agli aiuti per le donne vittime di violenza.

“La prescrizione imposta in questi giorni di evitare il più possibile gli spostamenti e rimanere presso le proprie abitazioni se non per esigenze primarie ed indifferibili, rischia di creare l’emergenza nell’emergenza. Ecco l’altra faccia della medaglia: le conseguenze che tali restrizioni – fanno sapere dal comune di Porto Sant’Elpidio – possono avere in quegli ambiti familiari segnati dalla presenza di maltrattamenti e violenze, fenomeni che nel nostro Paese sono purtroppo diffusi e sommersi.
L’emergenza Coronavirus rischia di aggravare un problema strutturale della nostra società: la violenza di genere. Le donne che vivono con partner violenti, costrette dentro alle mura domestiche in questa fase, rischiano un maggiore isolamento e conseguente impossibilità di chiedere aiuto; mentre quelle che già hanno intrapreso un percorso di fuoriuscita rischiano di trovarsi in difficoltà per l’impatto economico dell’emergenza.
Proprio per questo motivo, è opportuno chiarire e dare ulteriori informazioni perché i Cav- Centri Antiviolenza, che sono nella maggior parte dei casi chiusi, operano costantemente al telefono fornendo consulenza legale civile e penale e soprattutto sostegno psicologico. La consulenza legale è necessaria alle donne per avere consigli, per preparare una denuncia e per il percorso successivo da intraprendere. Sono invece funzionanti le Case Rifugio.

“Nonostante le restrizioni sociali adottate per contrastare Covid-19, le donne che si trovano in una situazione di emergenza e urgenza determinata da episodi di violenza – le dichiarazioni dell’assessore alle Pari Opportunità Emanuela Ferracuti – possono uscire di casa e raggiungere le forze dell’ordine ai fini della denuncia per ‘ragioni di necessità’. E’ importante far sapere alle donne che, anche in questa situazione, non sono sole. Voglio far presente che i diversi sportelli presenti sul territorio elpidiense continueranno il proprio lavoro e chi vorrà potrà chiamare ad ogni ora del giorno e della notte. Il personale accoglierà le richieste di aiuto e assistenza da parte delle donne che subiscono violenza domestica”. Sulla scia di quanto affermato dall’assessore, la presidente della commissione Pari Opportunità Ilaria Santandrea ribadisce: “L’importanza in un momento di pandemia e restrizioni sta proprio nell’assistenza e protezione h24 tanto delle donne, quanto dei figli, vittime a loro volta, che vivono violenze spesso silenziose, dentro le mura domestiche. Queste sono realtà che in questi giorni possono solo che acuirsi. Non sono soli e devono saperlo. Gli sportelli sono telefonicamente sempre attivi”
“A seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo scorso, la cooperativa sociale On the Road in concertazione con l’Ambito Territoriale XIX ha stabilito la chiusura degli sportelli sul territorio del Centro Antiviolenza Percorsi Donna della Provincia di Fermo e di conseguenza anche lo sportello presente a Porto Sant’Elpidio. La decisione è dovuta alla volontà istituzionale di prevenire e preservare la salute delle operatrici del Centro Antiviolenza e delle donne che si rivolgono al nostro servizio. La Cooperativa Sociale On the Road ha deciso quindi di mantenere attivi i numeri telefonici di riferimento ai quali le donne vittime di violenza possono rivolgersi in caso di necessità. Centro Antiviolenza Percorsi Donna – Provincia di Fermo: 800215809 oppure 3462124039”.

“Sappiamo bene che in questo momento delicato e complesso – aggiunge la coordinatrice del Centro Antiviolenza Chiara Ferrari – le situazioni di violenza e maltrattamento possono esacerbarsi, vogliamo quindi rimanere accanto alle donne. Il nostro obiettivo è quello di continuare a fornire supporto alle donne e ricordare loro che anche in questa situazione di emergenza nazionale è possibile uscire dalla violenza. I servizi offerti dal Centro Antiviolenza sono ancora attivi: sono possibili colloqui telefonici di accoglienza, colloqui di supporto psicologico e consulenze legali via telefonica o in videochiamata. Operativo telefonicamente anche lo sportello gestito dalla sociologa e criminologa Tamara Merizzi contattabile al numero 3351424690 o via e mail al seguente indirizzo tamaramerizzi@icloud.com”.
“Oggi, come professionista ma soprattutto come membro di questa grande comunità – le parole della stessa Merizzi – mi rendo disponibile nei confronti di tutti i miei concittadini, affinché possa rappresentare un riferimento verso quanti avvertono l’esigenza di aprirsi e di confrontarsi, in un contesto vitale, quello presente, che si sta qualificando come incontrollabile, insicuro e disfunzionale, in grado di generare, all’interno del proprio contesto familiare, situazioni di violenza e prevaricazione, forse meno visibili dall’esterno ma caratterizzate forse da maggiore aggressività al proprio interno. Sono dunque pronta ad ascoltare le vostre emozioni, a condividere le vostre paure e le vostre insicurezze con il grande auspicio di recuperare insieme quella dimensione esistenziale che, in questo momento, stiamo perdendo e che tende sempre più a sfuggire dal nostro controllo e dai nostri desideri; una dimensione più vivibile in grado magari di tramutarsi col tempo in una scommessa per un futuro migliore”.
Infine a livello nazionale attivo il servizio pubblico fornito dalla linea telefonica 1522, messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio-Dipartimento Pari Opportunità.



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