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I sindaci della Lega attaccano:
“Il nuovo decreto?
I 4,3 miliardi erano già dei Comuni”

I PRIMI CITTADINI e il commissario regionale del Carroccio criticano il Dpcm annunciato ieri dal premier: «Il Fondo di solidarietà è un'entrata prevista per le amministrazioni locali e l'aggiunta di appena 400 milioni, non potrà certo consentire di rispondere alla crescente e drammatica domanda da parte della cittadinanza di liquidità»

 

I sindaci marchigiani della Lega

 

“Il governo annuncia in pompa magna, alle 20 del sabato sera mentre gli italiani sono a cena, che i Comuni avranno a disposizione risorse in più per far fronte alle difficoltà delle famiglie. Peccato che l’anticipo di 4,3 miliardi di euro del Fondo di Solidarietà sia un’entrata già prevista con cui i Comuni, tutti, riescono a chiudere il bilancio e a garantire i servizi essenziali di cui il cittadino già fruisce normalmente nel corso dell’anno”. A dichiararlo sono i sindaci marchigiani della Lega, insieme al responsabile regionale Paolo Arrigoni, che criticano dunque il nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri annunciato ieri sera proprio dal premier Conte (leggi l’articolo). 

«Il solo anticipo temporale nell’erogazione di quel Fondo, con l’aggiunta di appena 400 milioni, non potrà certo consentire alle amministrazioni comunali di rispondere alla crescente e drammatica domanda da parte della cittadinanza di liquidità per far fronte a bisogni primari – commenta Arrigoni insieme ai primi cittadini leghisti – Ora la gente assalirà i Municipi sperando di ricevere un aiuto, ma i Comuni sono già costretti a rivedere al ribasso, e di molto, tutte le entrate previste nei propri bilanci: i cittadini, infatti, non saranno di certo in grado di garantire il gettito attualmente previsto per Imu, addizionale Irpef ed altri tributi locali. Così facendo il Governo Conte ha mandato i sindaci e le amministrazioni locali in guerra contro i propri cittadini. Lunedì si formeranno code davanti agli uffici dei servizi sociali dei Comuni che, con un personale già ridotto all’osso, non potranno dare risposte concrete. Conte ha dichiarato: ‘Non vi lasceremo soli’, ma chi resterà da solo sarà proprio il presidente del Consiglio dei ministri” concludono gli esponenti della Lega.

 

 



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