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Riaperture, Ali Marche:
“Subito informazioni per le aziende
e attenzione alla zona del cratere

MARCHE - Il presidente Franchellucci: "Al centro del dibattito tra sindaci e amministratori marchigiani - fanno sapere da Ali Marche - tanti i temi: dalla tematica dei rifiuti e dello smaltimento, alla sfida della ricostruzione post terremoto. Serve riprendere con rapidità perché l’emergenza Coronavirus non deve bloccare la ricostruzione nelle località del cratere"

Si è riunito stamani l’ufficio di presidenza di Ali Marche. A relazionare, in apertura dei lavori, il presidente Nazareno Franchellucci: “L’emergenza sanitaria resta anche se i dati migliorano. Col virus dovremo convivere mesi e la salute è la priorità. Ci sono però alcune questioni sulle quali è importante muoversi subito”.

“Al centro del dibattito tra sindaci e amministratori marchigiani – fanno sapere da Ali Marche – tanti i temi: dalla tematica dei rifiuti e dello smaltimento, alla sfida della ricostruzione post terremoto. Serve riprendere con rapidità perché l’emergenza coronavirus non deve bloccare la ricostruzione nelle località del cratere.

Attenzione viene posta inoltre al tema della graduale riapertura degli sportelli e degli uffici comunali. La necessità è infatti quella di restare il più vicino possibile ai cittadini continuando a fornire i servizi essenziali prevedendo percorsi e dispositivi che consentano di accedere agli uffici in totale sicurezza sia per il cittadino che per gli stessi operatori. Ma soprattutto questo periodo va sfruttato per ripensare il rapporto stesso con i cittadini, puntando sull’utilizzo di portali telematici semplici e intuitivi tramite cui accedere a tutti i servizi comunali.

L’accento è stato posto poi sulle problematiche connesse alla fiscalità locale, in attesa dell’emanazione del  cosiddetto ‘decreto aprile che dovrebbe affrontare la questione, i Sindaci pongono l’attenzione sulla possibilità di introdurre forme di esenzione soprattutto per la Tari delle aziende che hanno visto sospese le proprie attività, ed in subordine almeno la possibilità di derogare al principio della copertura integrale del 100% del costo del servizio per non far pesare interamente sulle utenze domestiche i costi del servizio che non possono essere addebitati alle utenze non domestiche.

Dobbiamo, tuttavia, gradualmente riaprire le attività meno esposte al rischio, in grado di rispettare tutte le disposizioni di tutela dei lavoratori. Vanno create le condizioni per essere pronti quando potremo ripartire, sia dal punto di vista delle attività economiche e produttive che dei servizi.

Nella ‘fase 2’ centrali dovranno essere i distretti principali produttivi marchigiani, dal calzaturiero al mobile passando per la cantieristica e la nautica senza dimenticare l’agroalimentare. Sapere immediatamente quali dovranno essere i presidi per tornare al lavoro per consentire alle aziende di organizzarsi subito. Serve, comunque, una omogeneità nei territorio altrimenti avremo una enorme confusione.

Andranno comunque garantiti dispositivi di protezione individuale e sistemi di sanificazione dei siti produttivi, oltre a definire requisiti e procedure condivise con tutte le parti sociali, valide nelle filiere che gradualmente potranno rimettersi in moto.

È evidente l’assoluta gravità dell’impatto di questa crisi sul settore della cultura. Bisogna agire tutti insieme, perché l’impatto non sarà solo immediato ma rischia di essere di lungo termine. A tal proposito dagli amministratori che fanno parte dell’Ufficio di presidenza di Ali Marche viene un appello alla Regione affinché tenga conto del momento particolare e si metta mano ad un supporto molto più forte del regime ordinario. Il mondo della cultura sta facendo il massimo, con attività innovative e multimediali, ma è giusto che poi Governo e Regione tengano sempre più conto di loro.

Interrogarsi tutti sulle modalità con cui oggi si gestiscono le case di riposo. Soprattutto quelle di diretta gestione pubblica.

Ultima annotazione, relativa agli orti. È stato emanato il decreto del presidente Ceriscioli che autorizza gli spostamenti per la coltivazione di piccoli appezzamenti (poderi, orti, vigneti) o la conduzione di piccoli allevamenti di animali da cortile finalizzati al sostentamento familiare da parte di agricoltori non professionali, purché svolte in modo da evitare assembramenti di persone e nel rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale. Un passo avanti importante ma, per Ali Marche, va sostituita la comunicazione al Prefetto con l’autocertificazione”.



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